AI principio di questo secolo la vita goliardica era come sempre allegra e burlesca. Naturalmente le sfumature furono diverse, perche ogni epoca infonde uno spirito differente in manifestazioni che sembrano restar uguali. Inoltre in una città che era poco più d 'un terzo dell' attuale la massa studentesca, pur molto meno numerosa di oggi, spiccava maggiormente. Un'iniziativa studentesca, che ora non esiste più, fu quella d'impiantare in Prato della Valle un tendone accanto ai famosi « casoti » della Fiera del Santo (la Fiera Campionaria non esisteva, poiché nacque soltanto nel 1919). In esso a scopo benefico (o quasi), si allestivano spettacoli bizzarri o mostre, che per lo più consistevano in garbate prese in giro dei frequentatori, i quali erano lieti di farsi « beccare » qualche quattrino per far del bene o per 6nanziare una cena e qualche bevuta di studenti in bolletta. Una volta, sopra l'ingresso del tendone nel quale si entrava a pagamento fu posta una scritta "Uno sguardo attraverso il Secolo". La gente pensava che ci fosse una mostra di costumi, magari «futuristi », o qualcosa di simile. Pagava la «palancheta» (dieci centesimi di lira) e cosa trovava? Una specie di corridoio semicircolare di tela, in fondo al quale -era appesa una copia del giornale «II Secolo» allora diffuso quotidiano milanese, con un bel buco nel mezzo. Vicino al buco uno studente pregava con buon garbo gli spettatori di non svelare «il segreto» e, com'e ovvio, i burlati si guardavano bene dall' 'avvertire chi non era ancora entrato, anche per avere dei compagni ... di sventura. Effettivamente nessuno poteva lamentarsi, perche la promessa era stata mantenuta e lo sguardo attraverso « II 'secolo» c 'era davvero. Uno spettacolo allettante fu annunciato con la scritta: «Virginia in bagno ». Lo spettatore si aspettava una bella, giovane Virginia in costume da bagno, coi relativi mutandoni come si usava allora, immersa in qua1che vasca. La Virginia era invece un Virginia, cioè il lungo sigaro sottile'cosi chiamato, molto in voga a quei tempi, «in bagno» dentro una catinella d 'acqua. Un'altra volta si indisse, una lotteria nella quale, tra le solite offerte di ditte locali, c'era un « grande » premio speciale, cioè un servizio da tavola per dodici, inviato in dono da un'illustre famiglia polacca, un cui antenato era stato allievo dell'Università di Padova. II regalo pero, causa le solite difficoltà doganali, non era ancor giunto il giorno dell 'estrazione. Si comunico, sempre davanti al solito «casoto» in Prato della Valle, che si sarebbero sorteggiati ugualmente i biglietti vincenti, riservandosi di consegnare il dono «speciale » appena fosse arrivato.. Finita l'estrazione, mentre la gente stava ancora davanti al «casoto » assistendo alle scenette allegre imbastite dagli studenti (i vincitori dei premi minori avevano ancora in mano la loro bottiglia di liquore, o la bambola, o il macinino da caffè), giunse trafelato uno studente gridando: «Ecco il primo premio. E' giunto proprio adesso» Togli una carta, togline un 'altra e poi un'altra e poi un'altra. II pacco diventava sempre più piccolo. Finalmente vien fuori una scatolina con ..... dodici stuzzica denti (il servizio da tavola per 12). II vincitore ci fece una grande risata sopra, anche per non far la figura del tonto dinanzi alla folla divertita. Qualcuno dirà: tempi più sereni. Non e vero. La gioventù, per fortuna, e sempre lieta e, sia pure, come dicemmo dianzi, in forme diverse le piace divertirsi oggi, le piacerà domani. |
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